sabato 11 novembre 2006

Aspettando mio figlio

Sereno attendo,
mentre guardi dietro i cespugli dei tuoi occhi.

Sereno osservo,
lo stupore della tua confusa mente,
così
attenta e soffocata
dall’altrui giudizio,
a causa
della mai
rinnegata e scomoda
mia fanciullezza.

Sereno assaporo,
il tuo
adulto giudizio,
così impregnato di inutili
vergogne e paure.

Sereno attendo,
la tua ritrovata consapevolezza
e
la tua ritrovata libertà.

Sereni,
e
vestiti della medesima innocenza
giocheremo
tra i
colori dell’arcobaleno dell’Esistenza.




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